mercoledì 17 giugno 2015

Quei figli che nessuno vuole. Steve e Deb Word: la nostra casa è aperta anche per loro.

Deb e Steve Word aiuto figli glbt Fortunate Families
Deb e Steve Word sono una famiglia che è balzata varie volte agli onori delle cronache negli Stati Uniti riportando l'attenzione sul problema dei giovani senza tetto, cacciati di casa e rifiutati a causa del loro orientamento sessuale o identià di genere.

Avevo già fatto cenno a Deb Word in un precendente post in in cui raccontavo di come l'associazione di cui fa parte, Fortunate Families sia stata recentemente esclusa dai partecipanti al prossimo incontro mondiale delle famiglie di Philadelphia.

Mentre Deb e la sua associazione si sono appellati a Monsignor Vincenzo Paglia, scrivendo direttamente una bella lettera al Pontificio Consiglio della Famiglia, a Philadelphia a settembre la questione dei figli omosessuali: nelle famiglie cattoliche sarà affrontata solo dall'associazione Courage che  proporrà la castità e le terapia riparativa come uniche soluzioni possibili.

Mi chiedo sinceramente se in un mondo dove molti omosessuali (anche cristiani cattolici) si sposano, questo sia una risposta adeguata o se non rischi di alimentare i conflitti che si possono creare tra un adolescente gay che vuole amare e vivere la sua vita e la sua famiglia cattolica che segue con fiducia questi insegnamenti.

Negli USA si calcola che in alcune aree circa il 40% dei giovani senza casa è omosessuale o transessuale. Questi giovani finiscono in strada perchè rifiutati o a causa di conflitti insanabili con la famiglia di origine. Le statistiche parlano di una emergenza sociale di cui la società si deve fare carico. 

Forse l'avventura di Steve e Deb è iniziato quando hanno scoperto l'omosessualità del loro primo figlio. Pur essendo cattolici devoti lo hanno amato lo stesso sperando che facesse presto coming out con loro. Il ragazzo invece si attese molto tempo prima di trovare il coraggio di parlarne ai suoi: temeva infatti un rifiuto su base religiosa poichè la chiesa cattolica condanna l'omosessualità.

"Questo ci spezzò il cuore" raccontano alla cnn perchè non erano stati in grado di proteggerlo. Da allora la coppia ha iniziato un processo che li ha portati a entrare in contattatto con la rete di Fortunate Families e all'incontro con Will Batts un attivista che gestisce il centro per la comunità GLBT di Memphis città dove vivono.
Da quell'incontro hanno capito che le strade erano piene di figli feriti e abbandonati che non avevano avuto la stessa fortuna del proprio.

Così oggi i coniugi Word hanno fatto della loro abitazione una casa famiglia per 17 giovani lgbt che altrimenti vivendo in strada si sarebbero esposti a rischi di ogni tipo: percosse, depressione, alcolismo, droga, abusi sessuali ecc.. Deb e Steve, li accolgono, danno loro un tetto, qualcosa da mangiare, ma soprattutto il calore di una famiglia. I ragazzi presentano ferite non solo materiali ma anche spirituali: non è semplice infatti sentirsi rifiutati persino dalla propria madre.

Essi cercano in primo luogo di aiutare i giovani a superare il loro senso di colpa e di rabbia per il rifiuto o la mancata comprensione da parte dei genitori. Quello che gli ispira sono sempre i valori cristiani in cui sono nati e cresciuti anche quando cercano di dialogare con le famiglie stesse.

"Ristabilire un rapporto con un membro della famiglia è di vitale importanza", spiega Deb ad Huffington post USA. Una cosa che dicono spesso ai ragazzi è "si lo sappiamo è difficile, ma i tuoi genitori si comportano così perchè non hanno informazioni adeguate. Non è che non ti vogliono bene. E' che probabilmente hanno ricevuto informazioni sbagliate. Così facendo ci sono stati alcuni casi in cui le famiglie si sono riconciliate, ma si tratta di casi sporadici.

La chiesa cattolica e le sue "charities" sembrano stare a guardare: "pare che questi giovani non siano persone che hanno bisogno del nostro aiuto", spiega Deb e aggiunge: "Si spende tante energia per mogli picchiate dai mariti, drogati, alcolisti per cui ci sono case di accolgienza ma tra i cattolici non c'è una grande sensibilità per sul problema dei giovani glbt cacciati di casa, anche se ormai le statistiche sono impressionanti".

Ciò nonostante essi vedono come una benedizione l'elezione di Papa Francesco al soglio di Pietro perchè è riuscito ad aprire un dialogo su un tema prima tabù. Tuttavia molto resta da fare come ha dichiarato Debb alla CNN: "dobbiamo andare oltre il fatto che l'orientamento sessuale possa essere una ragione per discriminare o non amare qualcuno". 

Fonti CNN: Catholic couple puts faith in action for LGBT Youth
Huffington Post: Catholic Couple Embraces 'Who Am I to Judge'
Informazioni sul fenomeno dei giovani glbt senza tetto

Nessun commento:

Posta un commento