giovedì 25 giugno 2015

Il lato inedito di un Cardinale considerato "omofobo"

Caro fratello sono d'accordo con te, è meglio ascoltarci a vicenda piuttosto che parlare per scopi contrastanti. Questo è ciò che scriveva l'ex Cardianle di Chicago Francis George in risposta all'amico Maurice Monette ex confratello nei Missionari oblati di Maria Immacolata, omosessuale e sposato da 26 anni con un uomo.
Monette ha reso nota oggi il testo della lettera al blog Bondings 2.0. a pochi mesi dalla morte del prelato avvenuta lo scorso 17 aprile.
Monette racconta al blog statunitense: "Avevo mandato al Cardinale una copia del mio libro «Confessioni di un prete gay sposato. Un viaggio spirituale»" che parlava dell'integrazione della mia sessualità, con la spiritualità e della mia relazione di coppia. La sua reazione molto positiva mi ha dato speranza per la Chiesa Cattolica".

L'ultima loro conversazione risale al 1988 quando durante una sera a cena a Roma George ha affermato che i seminari avrebbero dovuto cacciare gli omosessuali. Monette rimane sconvolto: "quella sera decisi che c'era poco spazio per me nella chiesa", decide così di lasciare l'abito talare. Venticinque anni dopo si rincontreranno per via epistolare.
Francis George da Vescovo si è più volte pronunciato con frasi molto dure sulle persone omosessuali ed è stato un fiero oppositore del matrimonio egualitario. Una volta disse che il gay pride è un abuso della libertà di parola come lo era il Ku-Klux-Klan. Per fortuna poi si è scusato.

Questa lettera datata 12 dicembre 2013, giunge a riabilitarne la memoria in quanto rivela un lato comprensivo e commosso per le vicende dell'amico: "è' molto tempo che non ci incontriamo ma è come se ti avessi parlato attraverso il tuo libro" gli scrive. E poi: "sono contento che hai risolto tutto senza amarezza".
Le ultime frasi mostrano che il libro deve aver colto proprio nel segno: "tuttavia, sono d'accordo con  te, che abbiamo bisogno di continuare ad ascoltarci gli uni agli altri, invece di parlare uno contro l'altro."  Poi inaspettatamente apre alla possibilità di nuovi percorsi: "le categorie con cui spiegare l'esperienza umana sono tante e io non riesco a ricondurre tutto quello che fai al senso delle cose che ci è stato trasmesso dalla Rivelazione Divina, anche se so che c'è un evolversi dell'interpretazione sia degli eventi sia della dottrina".

La lettera è un altra testimonianza positiva che si va ad aggiungere agli atti di un lungo fascicolo. Esso prova che la Chiesa Cattolica ha in se stessa le risorse morali, intellettive e spirituali per percorrere strade più umanizzanti e inclusive per tutte le persone glbt. Basta solo volerle mettere in campo.

Fonte: Bondings 2.0. New ways ministry blog
Testo della lettera si può trovare qui (ENG)

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